Cos’è la condroitina e come viene utilizzata nel mondo dell’integrazione. Quali sono i potenziali effetti collaterali e le controindicazioni
Per i disagi relativi alle articolazioni è possibile sfruttare la potenza della condroitina, che andremo a descrivere meglio in questa risorsa. Nell’approfondimento trovano spazio tutti gli appunti più importanti relativamente alla composizione e alle caratteristiche principali di questa molecola.
Con la prima parte dell’articolo, andremo a chiarire la natura della molecola e gli utilizzi più importanti nell’ambito dell’integrazione. Conosceremo la composizione e i processi specifici che ne regolano il funzionamento. Più avanti, inoltre, andremo ad approfondire l’argomento relativo alla specifica collocazione in natura della condroitina. Per un’informazione sempre più precisa, ma mai prolissa, alla fine dell’articolo raccoglieremo una serie di domande tra le più importanti relativamente alla condroitina. Tra le altre, info importanti relativamente al dosaggio e alle modalità d’uso.
Cos’è la condroitina, a cosa serve?
Conosciuta sicuramente meglio con il nome di condroitina solfato che identifica in maniera più tecnica questa molecola. Appunto, la condroitina è una molecola che viene dalla famiglia dei glicosamminoglicani.
Queste non sono altro che delle combinazioni di unità disaccaridi che, perfettamente allineate, vanno a formare delle catene di elementi alternati. In queste catene vige una precisa alternanza tra un amminosaccaride e un monosaccaride. Nello specifico, da che cosa è composta una catena di condroitina?
Si tratta di una serie alternata di sequenze di zuccheri che, per la precisione, sono due:
- N-acetil-D-galattosamina-4/6-solfato;
- D-glucuronato.
Questi due zuccheri differenti, appunto, vanno a comporre una catena di sequenze che si alternano e che producono la molecola di condroitina. Nel nostro “vocabolario” scientifico la condroitina ha una particolare affinità con le molecole di calcio. Nel nostro corpo, infatti, le molecole di condroitina sono in grado di sviluppare un’ottima interazione con quelle del calcio.
Questo tipo di interazione è funzionale allo sviluppo di differenti tipologie di condroitina solfato. La conoscenza scientifica accumulata fino ad oggi ci ha permesso di individuare 4 differenti tipi di condroitina solfato a seconda delle proprietà chimiche e delle caratteristiche fisiche della molecola. In particolare è stato possibile individuare, in base alle attività di queste differenti tipologie di molecole.
Condroiotina solfato A, B, C, D, E
- Condroitina solfato A: così come la glucosamina, questo tipo di solfato svolge la sua azione principale nei tessuti cartilaginei. Soprattutto nelle articolazioni, creando quella reattività che consente ai tessuti di funzionare nella sua attività protettiva tra le estremità ossee delle articolazioni;
- Dermatan solfato: ribattezzato da qualche tempo, perché, in precedenza era semplicemente conosciuta come condroitina solfato b. Volendo analizzare le mansioni principali, possiamo sottolineare come questa tipologia di condroitina sia quella che riesce a interagire con una lunga serie di tessuti differenti. Tra questi, quelli più importanti sono i vasi sanguigni, le valvole cardiache e la pelle;
- Condroitina solfato C, D, E: Questi elementi è il caso di inserirli nello stesso punto, in quanto sono elementi che spesso vanno a interagire con le strutture ossee.
A cosa serve la condroitina?
Così come la glucosamina, anche la condroitina serve per la manutenzione e la salute in generale dei tessuti cartilaginei. L’azione della condroitina è in grado di influire meccanicamente sui tessuti. Questo tipo di interazione è in grado di fornire più di un supporto ai tessuti.
Il primo compito della condroitina è quello di permettere l’azione dei tessuti connettivi nell’assorbire i liquidi e l’acqua che quotidianamente assumiamo. Questa azione è indispensabile per mantenere sani i tessuti cartilaginei. A questo tipo di azione bisogna aggiungerne un’altra altrettanto fondamentale.
All’attività di supporto si aggiunge quella di protezione della cartilagine stessa. Questo meccanismo si esaurisce nel fermare l’attività degli enzimi che con la loro azione degradano le strutture della cartilagine. Quindi, una molteplicità di compiti che non si esauriscono qui, per quel che riguarda la condroitina. Il mantenimento delle condizioni di elasticità e, quindi, la capacità di rinforzare i tessuti cartilaginei e aiutarli a tenere la loro robustezza nel tempo. In ultimo, ma non meno importante, la capacità di limitare l’insorgenza di condizioni infiammatorie. Questo è possibile grazie all’efficacia dimostrata dalla condroitina nel limitare la produzione, e quindi l’azione, dei mediatori ai quali può essere imputata l’insorgenza di infiammazioni.
Condroitina solfato: dosaggio consigliato
Bisogna avere un quadro molto chiaro relativamente al dosaggio della condroitina, soprattutto in riferimento alla possibilità di dover effettuare un dosaggio glucosamina condroitina solfato.
Infatti, in molti casi, gli integratori in vendita sono resi ancora più efficienti grazie alla combinazione di queste due molecole. Nei trattamenti che lo richiedono, inoltre, trova spazio la combinazione di ulteriori elementi. Ad esempio: glucosamina/condroitina/acido ialuronico.
Un preciso riepilogo può essere fatto in relazione al peso della persona che dovrà seguire il trattamento. Le dosi variano proprio in ragione di questo fattore. In generale, rispetto all’utilizzo di glucosamina, è consigliabile un dosaggio di condroitina solfato inferiore.
Una persona con un peso superiore ai 45 kg dovrebbe assumere quotidianamente 1200mg di condroitina.
Invece, un individuo con un peso inferiore ai 45kg dovrebbe limitarsi ad assumere quotidianamente circa 800 mg di condroitina.
Rimane da analizzare il caso dei soggetti, grandi obesi, che superano un peso di 90kg. Persone con queste problematiche dovrebbero, innanzitutto, rivolgersi a uno specialista per capire qual è il modo migliore di affrontare il trattamento.
Condroitina: dove si trova in natura?
La condroitina è prodotta propriamente da determinati tessuti animali e non è sempre semplice identificarla in natura. A livello umano, come sottolineato in precedenza, può essere identificata nei tessuti cartilaginei delle ginocchia, oppure nelle strutture tendinee.
Così come nell’essere umano, anche negli animali questa viene prodotta in specifiche zone anatomiche che sono quelle cartilaginee, come nelle mucche. In queste la zona predisposta alla produzione è facilmente individuabile nella trachea. Esistono anche altri animalicon tessuti che sono generalmente ricchi di condroitina. Negli squali, ad esempio, è possibile identificare più di una sezione anatomica ricca di condroitina. Spesso e volentieri ci si domanda della possibilità di trovare una specifica condroitina vegetale, cioè che non sia estratta da tessuto animale. È possibile? Andiamo a vederlo nel paragrafo successivo.
Condroitina vegetale: esiste davvero?
Per quanto possa sembrare complicato da credere, la condroitina vegetale non è facile da reperire, perché questa molecola è effettiva solo a livello animale.
Esistono degli studi che documentano una qualche validità di prodotti a base di condroitina fermentata, ma la ricerca è ancora lontana dal trovare una risposta definitiva. Integratori a base di condroitina solfato sono assolutamente efficaci ed effettivi e facilmente reperibili in diversi marketplace online.
Effetti benefici della condroitina
Parliamo in maniera più approfondita dell’utilizzo della condroitina a livello di integrazione alimentare. Oggi sono disponibili integratori con condroitina solfato e glucosamina per la salute e il mantenimento delle strutture cartilaginei.
I più efficaci sono quelli che combinano l’azione di diversi elementi che contribuiscono a integrare la dieta dello sportivo, ma anche del soggetto debole o carente nella salute delle articolazione. Cosa contiene, generalmente, un integratore in grado di fornire un’azione pratica davvero utile? In questa immagine ecco alcuni importanti elementi che un integratore completo deve avere.

Non sono da sottovalutare alcuni effetti benefici che si distinguono rispetto alla sola salute delle articolazioni. Daremo a questi uno sguardo poco più avanti.
Il principale beneficio nell’integrazione di condroitina solfato nella dieta è la capacità di questa di aiutare ad alleviare condizioni infiammatorie dei tessuti cartilaginei come quelli del ginocchio. Grazie all’assunzione di questo elemento, insieme alla glucosamina, si ha un netto miglioramento della mobilità delle articolazioni.
Esistono altre condizioni patologiche che la condroitina solfato è in grado di migliorare? Se questa viene assunta in combinazione con l’acido ialuronico è in grado di alleviare infiammazioni a livello delle vie urinarie. Nel caso di cistiti interstiziali, ad esempio, può aiutare nel riparare la struttura del tessuto dell’urotelio che contribuisce a comporre l’uretra.
Uno dei presidi più recenti nell’utilizzo della condroitina è quello relativo alla salute delle articolazioni dei nostri amici a 4 zampe. È possibile, ad esempio, utilizzare la condroitina per cani? Andiamo ad analizzare questo specifico esempio.
Condroitina per cani: benefici
Così come per gli esseri umani, anche i cani vanno incontro spesso a problemi articolari dovuti alla degenerazione e al malfunzionamento dei tessuti cartilaginei. È possibile utilizzare integratori con condroitina per cani?
Sotto consiglio di un esperto veterinario non è detto che questa molecola non possa avere la stessa efficacia che ha sugli esseri umani. Prendiamo come esempio specifico la classica displasia dell’anca degli animali in età avanzata.
Molti esperti hanno avuto risultati ottimali integrando la normale dieta con la condroitina solfato. Si tratta di effetti legati soprattutto all’alleviamento del dolore che si presenta in seguito al logoramento della cartilagine. Questo si traduce in un effettivo miglioramento della qualità della vita dell’animale in età avanzata.
Condroitina per cani: effetti collaterali
Valgono alcune avvertenze che bisogna tenere in mente, soprattutto relativamente alle controindicazioni. In generale, queste sono le stesse che possono riscontrarsi negli esseri umani.
Quali possono essere gli effetti collaterali in seguito all’assunzione di integratori di condroitina solfato per gli animali? In elenco possiamo inserire:
- Nausea;
- Mal di stomaco;
- Vomito;
- Diarrea;
- Sensazione di gonfiore.
Un sistema non certificato, ma potenzialmente efficace, per evitare di condizionare la giornata del tuo cane con uno di questi effetti collaterali è l’assunzione dell’integratore in combinazione con i pasti quotidiani.
Condroitina solfato: controindicazioni ed effetti indesiderati
L’utilizzo di integratori alimentari a base di condroitina deve sempre, obbligatoriamente essere sotto il controllo di uno specialista. Il consiglio dell’esperto è indispensabile nel capire il dosaggio e l’applicazione di questi presidi.
Controindicazioni condroitina solfato
Detto questo, è d’obbligo affermare come gli integratori a base di questa molecola risultino davvero molto sicuri. Non sono state segnalate particolari reazioni avverse a un’adeguata assunzione di questo elemento. Questo significa che, con un dosaggio preciso e un’assunzione rispettosa dei quantitativi, nei modi e nei tempi, concordati con un esperto, ben difficilmente si presenteranno controindicazioni particolari.
Ma quali sono, nello specifico, gli effetti collaterali che possono presentarsi nel caso in cui si stia assumendo condroitina? I più generali sono relativi a problemi allo stomaco, come la diarrea e la nausea, oppure sensazione di gonfiore. Per questo motivo, è consigliabile assumere l’integratore nell’immediata vicinanza con i pasti e mai a stomaco vuoto.
Condroitina solfato: effetti collaterali
La ricerca sta ancora cercando di documentare nella sua completezza la presenza di effetti indesiderati della condroitina. Alcuni studi si sono concentrati su determinati effetti, trovando risposte indicative riguardo alcuni di questi. Quali sono i principali effetti collaterali della condroitina? Tra questi troviamo problemi per:
- Diabetici: specialmente per pazienti che utilizzano integratori con condroitina e glucosamina, dato che questi potrebbero avere un ruolo nell’aumento della resistenza all’insulina;
- Allergici ai crostacei: nei pazienti che presentano allergie ai crostacei potrebbe presentarsi qualche effetto collaterale per l’assunzione di condroitina. In realtà non è stato ancora dimostrato un vero legame, ma questa indicazione potrebbe venire direttamente da un medico come misura precauzionale;
- Chi assume anticoagulanti: assolutamente non indicata l’assunzione di condroitina in pazienti che già assumono medicinali anticoagulanti, per via dello stimolo che questa potrebbe avere rispetto al sanguinamento accidentale.
Prendiamo ora qualche spunto per capire più in sintesi le caratteristiche e l’azione della condroitina attraverso quelle che sono le domande più ricercate in rete a riguardo.
FAQ condroitina solfato
Sono relativamente poche le domande alle quali è importante trovare una risposta riguardo la condroitina solfato, ma ognuna di queste è fondamentale per conoscerne meglio l’azione e il funzionamento.
Come funziona la condroitina per le cartilagini?
A quanto pare, la condroitina è in grado di garantire due effetti benefici sulle cartilagini e la loro salute. Un primo effetto benefico è quello relativo al mantenimento del grado di efficienza dei tessuti delle cartilagini.
Una seconda risultanza pratica è data dall’efficacia di questa molecola di funzionare come antinfiammatorio. È in grado, cioè, di limitare il dolore alle articolazioni, come ad esempio in quella del ginocchio.
Quali sono le controindicazioni della condroitina solfato?
La ricerca, in questo senso, è sempre in piena attività ed è servita a dimostrare che, nel giusto dosaggio, la condroitina solfato è sicura per l’essere umano. Le principali controindicazioni sono relative a problemi gastrici come senso di nausea e vomito, ma anche diarrea e bruciore di stomaco.
Come viene utilizzata la condroitina nella realizzazione degli integratori?
Nell’ambito dell’integrazione è facile trovare prodotti che combinino condroitina solfato e glucosamina. A quanto pare, l’efficacia di queste due molecole insieme, risulta molto più performante.
In prodotti ancora più specifici, è possibile ritrovare la presenza di acido ialuronico, che rappresenta un ottimo boost per trattamenti alle cartilagini. Ricordiamo che la condroitina, così come la glucosamina, può essere estratta solo da tessuto animale.
Condroitina solfato, quali sono le sue proprietà?
Siamo di fronte a una molecola con proprietà differenti e potenziale ancora da studiare appieno. La sua proprietà principale risiede nella capacità di risultare come ottimo antinfiammatorio per le strutture cartilaginee.
Questo fa sì che possa avere un’azione efficace anche per le condizioni di dolore ad articolazioni come quella del ginocchio. Tra le altre proprietà anche quella di agire come antidegenerativo per i tessuti cartilaginei.