Lattoferrina, caratteristiche principali, controindicazioni e modalità di utilizzo

Lattoferrina proprietà antivirali e immunostimolanti
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i tratta di un complesso proteico composto da 703 aminoacidi che possiede un ampio spettro di proprietà funzionali e benefiche: dal controllo dell'omeostasi del ferro, fino all'azione antibatterica, antivirale, immunostimolante, antiossidante, solo per citarne alcune. La lattoferrina è stata identificata...

Nel dettaglio parleremo di

Cos’è e a cosa serve la lattoferrina

Cos’è la lattoferrina

La lattoferrina, anche detta lattotransferrina, è una proteina appartenente al gruppo delle glicoproteine che svolge un ruolo fondamentale per il buon funzionamento del nostro organismo.

Si tratta di un complesso proteico composto da 703 aminoacidi che possiede un ampio spettro di proprietà funzionali e benefiche: dal controllo dell’omeostasi del ferro, fino all’azione antibatterica, antivirale, immunostimolante, antiossidante, solo per citarne alcune.

La lattoferrina è stata identificata per la prima volta nel 1939, nel latte vaccino da due scienziati danesi: Soren Sorensens e Margrethe Sorenson. Viene prodotta principalmente dalla ghiandola mammaria dei mammiferi ed è quindi presente nel latte materno e in quello animale.

Dove si trova la lattoferrina

Sia nell’uomo che negli animali, è nel colostro che si ritrova la concentrazione più elevata di lattoferrina.

Nel latte umano si ritrovano in realtà concentrazioni di lattoferrina da 10 a 100 volte superiori rispetto al latte vaccino.

Colostro umano 100-1600 mg/100 ml

Colostro bovino  20-500 mg/100 ml

Latte maturo umano 100 mg/100 ml

Latte maturo bovino 10 mg/100 ml

Il colostro, è la prima secrezione che il seno della donna produce subito dopo il parto, ed è il mezzo attraverso il quale la madre trasmette le proprie difese immunitarie al neonato.

Nei bambini la lattoferrina rappresenta la principale difesa per le infezioni sia batteriche che virali perché, colonizzando le mucose e favorendo lo sviluppo di batteri intestinali buoni, è in grado di stimolare una risposta immunitaria innata. Motivo per cui non si smette mai di sottolineare l’importanza dell’allattamento al seno.

Con il passaggio da colostro a latte, a pochi giorni dalla nascita, la quantità di lattoferrina diminuisce in modo significativo ma il bambino, che sta perfezionando la funzionalità del suo sistema immunitario, non ha più bisogno della quantità iniziale.

La lattoferrina è presente anche a livello di varie secrezioni esocrine, come saliva, lacrime, fluidi genitali e nelle secrezioni polmonari e nasali. Si trova anche nei granulociti neutrofili, le cellule del sistema immunitario che proteggono il nostro organismo in particolare da infezioni batteriche e fungine.

La presenza di tracce di lattoferrina nelle mucose che rivestono la superficie delle cavità e dei punti a contatto con l’esterno, ha l’importante funzione di bloccare all’origine le infezioni e proteggere dall’aggressione di agenti patogeni.

Come agisce la lattoferrina

Scopriamo insieme attraverso quale meccanismo d’azione la lattoferrina riesce ad apportare i suoi benefici.

La sua principale funzione è quella di trasportare e regolare la concentrazione del ferro nel flusso sanguigno.

Grazie alla sua capacità di legare lo ione ferrico (Fe3+), la lattoferrina diminuisce la sua concentrazione nei tessuti, sottraendolo al metabolismo dei microrganismi patogeni che circolano nell’organismo. Essendo il ferro uno dei principali nutrienti che i batteri utilizzano per riprodursi e crescere, la sua carenza ne provoca la morte.

Ogni molecola di lattoferrina può legare fino a due ioni ferro (Fe3+): capacità di due volte superiore rispetto a quella della transferrina.

La sua funzione però non si limita solo a sequestrare il ferro libero quando questo è in eccesso. La lattoferrina è infatti una proteina multifunzionale che svolge contemporaneamente anche un’importante azione antivirale, antinfiammatoria e immunomodulante.

Proprietà e benefici della lattoferrina

Grazie alle sue proprietà, la lattoferrina viene assunta sotto forma di integratore per i numerosi benefici che può apportare.

Diversi studi scientifici hanno fornito interessanti risultati che attribuiscono alla lattoferrina le seguenti funzioni:

  • antibatterica
  • antivirale
  • antiparassitaria
  • immunostimolante / immunomodulante
  • antinfiammatoria
  • antianemica
  • antimicrobica
  • antimicotica
  • antiossidante

Proprietà antibatteriche e antivirali

La lattoferrina esercita la sua azione antibatterica e antivirale legandosi alla superficie dei microrganismi, inibendo la loro adesione e il loro ingresso nelle cellule dell’ospite.

Il batterio che la lattoferrina riesce a fronteggiare con maggiore efficacia è l’Escherichia Coli, un agente patogeno che colonizza le mucose della parete intestinale. Tale batterio è diffuso anche nell’ambiente e può colonizzare i cibi, in particolare frutta e verdura non lavate e latte non pastorizzato.

L’attività batteriostatica della lattoferrina è risultata particolarmente efficace anche nei confronti di Candida Albicans e Stafilococcus Aureus, così come verso molte specie di batteri Gram negativi (Gram -).

Per quanto riguarda l’attività antivirale, la lattoferrina contrasta la replicazione e l’infezione sul nascere, consentendo al sistema immunitario di svolgere la sua azione preventiva e di protezione.

In particolare, la lattoferrina si lega ai componenti glicosaminoglicani della membrana cellulare, evitando l’insorgenza di processi infettivi, specialmente nel caso del virus dell’herpes simplex, del virus dell’immunodeficienza umana (HIV) e del citomegalovirus.

La lattoferrina svolge inoltre un’importante attività antimicrobica, stimolando la crescita dei bifidobatteri (buona flora intestinale) e l’attività di alcune cellule del sistema immunitario, soprattutto natural killer e neutrofili.

Proprietà immunostimolanti / immunomodulanti

Il ruolo-chiave che la lattoferrina sembra avere per il funzionamento del sistema immunitario è stato oggetto di molti studi fin dalla sua scoperta, ed è un argomento di particolare attualità nel momento che stiamo vivendo.

Abbiamo già sottolineato come l’alimentazione del neonato possa contruibuire allo sviluppo dell’apparato gastrointestinale e in particolare all’instaurarsi del microbiota, che sarà poi fondamentale per la maturazione e la specificità del sistema immunitario mucosale e sistemico.

Pur essendo alla base dell’immunità innata, la lattoferrina ha un ruolo molto importante anche nelle reazioni di immunità specifica o adattativa del nostro organismo, regolando la secrezione di citochine infiammatorie e modulando la risposta immunitaria sia in corso di patologie infettive che autoimmuni.

A livello dei globuli bianchi, la lattoferrina è in grado di stimolare la crescita e la differenziazione dei linfociti T, in particolare Natural Killer, che hanno la funzione di attaccare le cellule infettate inducendo una morte cellulare programmata (apoptosi).

Pertanto, l’assunzione di preparati nutraceutici a base di lattoferrina potrebbe rappresentare un’utile misura preventiva per ottimizzare la funzione del sistema immunitario.

Proprietà antinfiammatorie

Il processo infiammatorio è una complessa risposta biologica attuata dal nostro organismo per proteggersi da agenti esterni potenzialmente dannosi (ad es. infezioni batteriche e fungine).

In caso di attacco da parte di agenti patogeni, nel sito di infiammazione vengono richiamati i neutrofili e vengono prodotte citochine pro-infiammatorie, in particolare interleuchina 6. La lattoferrina aiuta a regolare l’eccesso di infiammazione, chelando l’eccesso di ferro.

La lattoferrina è in grado di:

  • sostenere l’azione dei linfociti
  • modulare la produzione di citochine infiammatorie
  • sostenere l’azione di neutrofili e macrofagi

riducendo in tal modo il processo infiammatorio.

Proprietà antiossidanti

La lattoferrina è un prezioso alleato contro l’insorgere dello stress ossidativo e cioè tutte la alterazioni che si producono nelle cellule, nei tessuti e nelle macromolecole biologiche quando questi sono esposti ad un eccesso di agenti ossidanti, come i radicali liberi.

Un radicale libero è una specie chimica caratterizzata da una considerevole instabilità e reattività che ha il potenziale di creare danni importanti all’interno delle cellule. La lattoferrina impedisce la produzione di queste specie reattive dell’ossigeno (ROS) e il conseguente stress ossidativo.

L’azione antiossidante della lattoferrina deriva dalla sua capacità di ridurre l’eccesso di ferro all’interno delle cellule, prevenendo i danni da stress ossidativo che deriverebbero dalla tanto temuta Reazione di Fenton.

Antianemica

Sempre in virtù del suo coinvolgimento nella regolazione dell’omeostasi del ferro, la lattoferrina si è dimostrata efficace nel trattamento dell’anemia. È infatti in grado di migliorare i parametri ematologici, aumentando i livelli di emoglobina, globuli rossi e ferritina in soggetti che ne sono carenti.

Il trattamento dell’anemia con lattoferrina risulta inoltre essere più sicuro e con meno effetti collaterali a livello gastrointestinale, rispetto alla classica terapia con ferro.

Lattoferrina e Covid 19

Qual è il nesso tra la lattoferrina e l’infezione da SARS-CoV-2?

Lo spunto per iniziare gli studi sul possibile legame lattoferrina e Covid-19 è stata l’osservazione che i bambini piccoli (che beneficiano ancora degli effetti dell’allattamento), pur essendo contagiati dal virus, presentano sintomi molto più lievi rispetto agli adulti.

Questo ha fatto pensare che la responsabile possa essere proprio la lattoferrina, che, come abbiamo visto, ha spiccate proprietà antivirali.

I ricercatori si sono quindi concentrati sul ruolo dell’immunità innata aspecifica, che consente ai più piccoli di rispondere rapidamente ed efficacemente alle infezioni attraverso la produzione di anticorpi.

Da uno studio particolarmente interessante è emerso che la lattoferrina avrebbe la capacità di contrastare la tempesta citochinica, abbassando il livello di interleuchina 6 che, come sappiamo, è il meccanismo principale della patogenesi del Covid-19.

Ulteriori studi di laboratorio hanno mostrato che la lattoferrina sarebbe in grado di interagire con la glicoproteina esterna del Sars-Cov-2, la cosiddetta spike, impedendole di entrare all’interno delle cellule. È emerso inoltre che la sede d’azione della lattoferrina risulta essere soprattutto a livello della mucosa nasale e respiratoria, ossia le parti del corpo nelle quali il virus del Sars-Cov-2 tende a moltiplicarsi.

Nonostante la lattoferrina non sia in grado di uccidere il virus, è però in grado di creare un ambiente sfavorevole alla sua replicazione.

Gli studi sull’efficacia di questa proteina si stanno moltiplicando ed esistono dati incoraggianti sul fatto che il trattamento con lattoferrina potrebbe costituire una protezione ulteriore dal Covid-19. In ogni caso, eventuali protocolli di integrazione devono essere sempre specifici per ogni situazione e prescritti da personale qualificato e opportunamente formato.

Integratori di lattoferrina: quando assumerli?

Gli integratori di lattoferrina svolgono principalmente la funzione di colmare possibili carenze di nutrienti fondamentali per l’organismo.

Un’integrazione è consigliabile in particolare in caso di:

  • sistema immunitario debole
  • patologie infettive e autoimmuni
  • anemia
  • disturbi gastrointestinali
  • infezioni batteriche (causate ad esempio da Candida e Stafilococco)
  • cistite e altri disturbi dell’apparato urinario (infezioni urogenitali)

Gli integratori non sono dei medicinali e non sostituiscono uno stile di vita sano ed equilibrato e un buon apporto di nutrienti, ma sicuramente contribuiscono al benessere generale fisico e mentale.

Modalità di assunzione della lattoferrina

Gli integratori di lattoferrina sono disponibili in compresse, capsule, polveri solubili e sciroppi multi-vitaminici, tutte valide alternative. Può essere assunta da sola o in combinazione con altri nutraceutici.

La lattoferrina che viene utilizzata, sia per gli studi in vitro che per i trattamenti in vivo, non è estratta dal latte umano ma trattasi di lattoferrina estratta dal latte vaccino che ha un’elevata somiglianza con quella umana e pressoché identiche funzioni.

La lattoferrina bovina è stata riconosciuta come sicura sia dalla FDA (Food and Drug Administration) che dall’ EFSA (European Food Safety Authority) che hanno autorizzato la sua immissione sul mercato.

Qual’è la dose consigliata?

La dose raccomandata di lattoferrina è di 200 mg al giorno.

Controindicazioni, effetti collaterali e interazioni farmacologiche

Gli integratori di lattoferrina possono essere assunti anche per lunghi periodi senza controindicazioni particolari, anche in presenza di patologie.

Con l’eccezione di reazioni avverse legate a specifica ipersensibilità verso il principio attivo, l’assunzione di lattoferrina, secondo le opportune indicazioni, è generalmente sicura e ben tollerata.

Dosi elevate (superiori a 1.100 mg al giorno) possono causare eruzioni cutanee, diarrea, dolore addominale o costipazione.

Al momento non sono note interazioni farmacologiche. Tuttavia, l’assunzione di lattoferrina in presenza di situazioni particolari o se si stanno assumendo farmaci, va sempre gestita sotto il controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.

Il lattosio non è presente nella struttura chimica della lattoferrina, pertanto può essere assunta anche da soggetti che presentano intolleranza a tale zucchero.

La lattoferrina può essere assunta anche dai bambini.

Donne in gravidanza o durante l’allattamento invece dovrebbero evitarla, poiché mancano studi epidemiologici a lungo termine relativi alla sicurezza d’impiego.

Oltre alla capacità di legare il ferro, la lattoferrina è in grado di legare (anche se con affinità minore) altri metalli come rame e manganese. In caso di assunzione di dosi elevate di lattoferrina potrebbe quindi verificarsi carenza di tali minerali.

Bibliografia

  1. “Lactoferrin: an overview of its main functions and effectiveness” – Questo articolo di PubMed dettaglia le attività immunomodulatorie e antinfiammatorie della lattoferrina, e la sua efficacia contro vari batteri e virus, potenzialmente agendo come inibitore di virus con involucro come il SARS-CoV-2. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32294001/1​.
  2. “Overview of Lactoferrin as a Natural Immune Modulator” – Un altro articolo di PubMed descrive come la lattoferrina possa regolare sia l’attivazione, la migrazione e la crescita delle cellule immunitarie, evidenziando le prove provenienti da studi in vivo e suggerendo meccanismi basati su studi in vitro. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27187523/2​.
  3. “The Lactoferrin Phenomenon—A Miracle Molecule” – Questo documento discute gli effetti della lattoferrina sul sistema immunitario, inclusa la sua capacità di essere idrolizzata in peptidi immunologicamente attivi e stabili nell’ambiente acido del succo gastrico. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6267289/3​.
  4. “Lactoferrin as a Natural Immune Modulator” – Questa rassegna fornisce una panoramica della lattoferrina come molecola pleiotropica che assiste nello sviluppo della polarizzazione delle cellule T-helper, collegando le funzioni immunitarie innate e adattative. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4877868/4​.
  5. “The Role of Lactoferrin in Gastrointestinal and Immune Development” – Trovato su PubMed, questo studio riferisce che la lattoferrina può influenzare lo sviluppo immunitario sia sistemico che gastrointestinale stimolando una risposta immunitaria equilibrata dei citochine T-helper-1/T-helper-2. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30466474/5​.

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