Quercetina cos’è, a cosa serve e quali sono i suoi benefici
La quercetina, detta anche quercitina, è un flavonoide appartenente al gruppo dei flavonoli ed è un potente antiossidante ed antinfiammatorio naturale.
Il suo nome deriva dal termine latino quercetum ed è stata scoperta insieme ai flavonoidi all’inizio del secolo scorso dal premio Nobel Albert Szent-Györgyi.
Lo scienziato ungherese fu anche scopritore della vitamina C ed osservò che la quercetina e i flavonoidi in generale, agiscono in sinergia con la vitamina C potenziandosi vincendevolmente.
Il corpo umano non è in grado di sintetizzare la quercetina, ma la può ottenere attraverso la dieta o tramite l’uso di integratori.
Quali sono le fonti naturali di quercetina?
La quercetina si trova in molti alimenti di origine vegetale, largamente presenti nell’alimentazione occidentale. Solitamente in natura non è rintracciabile nella sua forma isolata, bensì come aglicone, la parte non zuccherina di vari glicosidi, tra cui la quercitrina e la rutina.
È possibile trovarla all’interno di:
- frutta (mele, uva, olive, agrumi, frutti di bosco, mirtilli, ciliege)
- verdura (capperi, pomodori, cipolle, scalogno, radicchio, asparagi, cavoli, broccoli)
- semi
- cereali
- bevande (tè e vino rosso)
- cacao in polvere, cioccolato fondente
- estratti erboristici di ippocastano, gingko biloba, calendula, biancospino, camomilla, levistico ed iperico (anche conosciuto come “Erba di San Giovanni”)
Benché i capperi siano i più ricchi di quercetina, la cipolla è in realtà l’alimento che consente di assimilarne la quantità maggiore perché, grazie al suo contenuto in zuccheri, rende la quercetina più facilmente assimilabile dal nostro organismo.
Di seguito i valori del contenuto di quercetina di alcuni alimenti che ne sono particolarmente ricchi.
Contenuto di quercetina (mg/100 g)
Capperi 233
Cipolle 20
Asparagi, cotti 15,16
Mirtilli rossi americani 14,84
Mirtilli rossi europei 13,3
Cacao in polvere 10
Mirtilli neri 7,67
Mele 4,01
Broccoli 3,26
Tè verde 2,49
Tè nero 2,19
Ciliegie 1,47
Uva rossa 1,04
(fonte USDA)
Modalità di assorbimento della quercetina
La quercetina viene assorbita a livello intestinale. Più in dettaglio, circa il 25% della quantità di quercetina che assumiamo viene assorbita nell’intestino tenue e da qui, attraverso il sistema portale, passa nel fegato che poi la distribuisce ai vari tessuti dell’organismo.
II picco ematico viene raggiunto dopo circa 7 ore dall’ingestione e l’emivita plasmatica di eliminazione è di circa 25 ore.
Qual’è il meccanismo d’azione della quercetina?
La caratteristica della quercetina è la presenza, nella sua struttura chimica, di diversi gruppi fenolici che consentono la sua potente azione antiossidante. Il suo meccanismo d’azione all’interno del nostro organismo si basa sulle seguenti attività:
- funziona come “spazzino” (scavenger) dei radicali liberi
- attiva il fattore di trascrizione Nrf2 che promuove l’espressione di un’ampia gamma di geni antiossidanti
- aumenta l’espressione di un enzima (PON2) che protegge le cellule dal danno ossidativo
- induce la sintesi del glutatione, un potente antiossidante
- inibisce la liberazione di istamina
- inibisce il rilascio di citochine proinfiammatorie
- riduce la tossicità di alcuni agenti farmacologici
- migliora la vasodilatazione e la circolazione del sangue
A livello dei mitocondri, la quercetina esercita una potente azione antiossidante sia diretta che indiretta, proteggendo l’attività dei sistemi enzimatici antiossidanti endogeni, cioè tutti gli antiossidanti naturali che si trovano già all’interno delle nostre cellule come catalasi, superossidodismutasi (SDO), glutatione perossidasi e glutatione reduttasi.
A cosa serve la quercetina: proprietà e benefici per la salute
Le proprietà della quercetina sono ormai note e documentate in ambito scientifico.
Le principali attività che le vengono riconosciute sono antiossidanti, antinfiammatorie, antimicrobiche e immunostimolanti, risultando quindi benefica per l’intero organismo.
Più in dettaglio, le condizioni che possono trarre beneficio dall’integrazione con quercetina sono:
- invecchiamento precoce
- problemi di tipo neuro-degenerativo e problemi di memoria
- fibrosi polmonare idiopatica, danno polmonare acuto e problemi dell’apparato respiratorio, dal momento che fluidifica le secrezioni bronchiali
- osteoartrite, artrite reumatoide, gotta
- problemi cardiovascolari e ipertensione
- ansia e depressione
- diabete di tipo II
- asma, allergie, sinusite, rinite allergica, poiché inibisce il rilascio di istamina dai mastociti
- emorroidi, fragilità capillare, vene varicose e manifestazioni tipiche dell’insufficienza venosa (crampi notturni, dolori, pesantezza e gonfiore alle gambe)
- disturbi del tratto gastro-intestinale
- problemi dell’udito, poiché agisce contro i radicali liberi che intaccano il sistema uditivo, stimolando la dilatazione dei vasi sanguigni nell’orecchio interno
- obesità
- disturbi della vista, ritardando l’invecchiamento delle cellule retinee
- resistenza allo stress psico-fisico e supporto alle prestazioni durante l’attività sportiva
Sembrerebbe che la quercetina possegga anche delle potenti proprietà antivirali e che rinforzi in modo davvero efficace il sistema immunitario.
Quali sono le proprietà della quercetina?
Vediamo un più nel dettaglio quali sono le proprietà che le sono state riconosciute, attraverso studi sia in vitro che in vivo.
Proprietà antiossidanti
L’insieme delle alterazioni che si producono nei tessuti, nelle cellule e nelle macromolecole biologiche quando queste sono esposte ad un eccesso di agenti ossidanti è conosciuta come “stress ossidativo” ed è alla base di numerose condizioni patologiche.
Tutte le sostanze chimiche instabili altamente reattive, dette anche radicali liberi, sono nocive per il nostro organismo poiché ne velocizzano l’invecchiamento danneggiando il DNA e le membrane cellulari.
La quercetina, grazie alla sua attività antiossidante, aiuta a spegnere l’eccesso di radicali liberi e, come abbiamo già accennato, riesce a farlo sia in maniera diretta che in maniera indiretta, aumentando la sintesi di glutatione, uno degli antiossidanti più potenti prodotti dal nostro organismo.
Proprietà antinfiammatorie
Come è ormai risaputo, i processi infiammatori rappresentano un fenomeno da non sottovalutare poiché potenzialmente all’origine di numerose condizioni patologiche.
Tra le sostanze naturali che possono contrastare questo problema, la quercetina ricoprire un ruolo decisamente importante. Contribuendo a spegnere l’infiammazione, può essere utile nella prevenzione e nel trattamento nutrizionale di supporto di tutte quelle malattie che vedono nell’infiammazione cronica un’importante causa di origine e di mantenimento del processo patologico.
Esempi in tal senso sono rappresentati da: malattie cardiovascolari; malattie neurodegenerative; malattie che colpiscono le articolazioni, come artrosi, artrite; malattie autoimmuni; malattie infiammatorie intestinali; allergie e cancro.
Proprietà anti allergiche
L’azione antiallergica della quercetina deriva dalla sua capacità di agire sul sistema immunitario, in particolare sul reclutamento dei leucociti e sull’equilibrio tra i linfociti Th1/Th2.
Inibendo la liberazione di istamina e di altri mediatori delle reazioni allergiche, la quercetina consente di riequilibrare la risposta immunitaria alterata, fungendo da stabilizzatore delle membrane cellulari, che diventano così meno sensibili agli allergeni.
Sembrerebbe particolarmente efficace nei confronti delle allergie respiratorie (ad esempio asma e rinite allergica) e alimentari.
Il trattamento della rinite allergica nell’ambito della medicina tradizionale è generalmente limitato ad antistaminici e glucocorticoidi nasali che possono alleviare i sintomi senza però riuscire a modulare la reazione allergica e provocando talvolta effetti collaterali negativi.
Sembra che l’impiego di quercetina, specialmente se assunta per via topico – inalatoria, possa essere utile per trattare la sintomatologia delle allergie senza dover ricorrere a farmaci antistaminici e corticosteroidi.
Proprietà antitumorali
È noto quanto le patologie tumorali costituiscano una rilevante causa di decessi. Il ruolo delle sostanze naturali nella prevenzione del cancro e del loro uso insieme ai chemioterapici come coadiuvanti, rappresenta un importante settore di studio, ed è in questo quadro complessivo che si inserisce l’interesse per la quercetina.
Diverse osservazioni di laboratorio hanno attribuito alla quercetina una potenziale attività antitumorale. Nello specifico, la quercetina sembra esercitare i suoi effetti limitando la vitalità delle cellule cancerose e inducendo queste ultime alla morte. Sebbene siano attualmente necessari ulteriori approfondimenti sul ruolo della quercetina nella prevenzione del cancro e, in particolare, sul suo potenziale utilizzo terapeutico nell’uomo, le conoscenze attuali sembrano essere molto promettenti.
In vitro e su modelli animali ha dimostrato di essere in grado di arrestare la crescita o di indurre l’apoptosi in cellule tumorali di diversa origine e a diversi stadi di replicazione.
Gli effetti anti-cancro della quercetina si fondano sulla sua capacità di:
- ridurre la proliferazione cellulare
- indurre l’apoptosi delle cellule cancerose, ossia la morte cellulare programmata mediante l’attivazione di p53
- prevenire le metastasi
- ridurre la produzione di vimentina e N-caderina, molecole che aumentano la capacità di migrazione delle cellule tumorali
Le forme di cancro che potrebbero trarre beneficio dall’uso di quercetina, sembrano essere: carcinoma ovarico, leucemia, linfoma, cancro al pancreas, carcinoma mammario, carcinoma prostatico, osteosarcoma, melanoma, carcinoma polmonare e carcinoma del colon-retto.
Proprietà antimicrobiche
L’eccessiva somministrazione di antibiotici per il trattamento delle più svariate sintomatologie, così come il loro utilizzo nell’industria alimentare, è alla base di un crescente aumento di batteri antibiotico-resistenti che sta rendendo necessaria l’identificazione di nuove sostanze antibatteriche.
In questo contesto, la quercetina rappresenta un interessante oggetto di indagine dal momento che le sono state attribuite proprietà antivirali e antibatteriche. Più nello specifico, la quercetina ha la capacità di agire sui leucociti, andando a colpire dei fosfati, degli enzimi, delle proteine della membrana e delle chinasi, che sono dei sistemi di segnalazione intracellulare.
Proprietà cardioprotettive
Le patologie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte nei paesi occidentali ed è quindi molto importante essere consapevoli dei relativi fattori di rischio o di protezione.
La quercetina rientra tra le sostanze naturali in grado di esercitare un effetto protettivo sulla salute del cuore e svolge tale ruolo attraverso:
- prevenzione dell’accumulo di colesterolo LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”
- riduzione della pressione sanguigna in pazienti ipertesi
- riduzione del rischio cardiovascolare, grazie alla sua attività antitrombotica e antiaggregante piastrinica
- prevenzione del danno delle cellule del cuore e protezione dall’insufficienza cardiaca
Proprietà neuroprotettive e psicostimolanti
Nonostante siano necessari ulteriori approfondimenti, diversi studi condotti sia in vitro che in vivo mostrano come la quercetina sia potenzialmente in grado di esercitare un effetto protettivo sul sistema nervoso. Tale effetto risulterebbe correlato a diversi meccanismi che hanno luogo nelle cellule nervose. Anche in questo caso, le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie dalla quercetina risultano fortemente implicate.
La quercetina sembrerebbe esercitare anche un effetto psicostimolante, migliorando la memoria e la capacità di apprendimento, così come un effetto positivo sugli stati di ansia e depressione
Proprietà anti-aging
Una delle proprietà più importanti della quercetina è il suo effetto senolitico.
Le cellule senescenti sono cellule che, giunte alla fine del loro ciclo vitale e incapaci di andare incontro a morte programmata, permangono all’interno dell’organismo contribuendo alla presenza di fattori infiammatori.
La riduzione e rimozione delle cellule senescenti, che vengono poi rimpiazzate grazie alle cellule staminali presenti in ogni tessuto, è alla base della maggior parte dei trattamenti anti-invecchiamento. Sembrerebbe infatti che anche rimuovendo unicamente il 30% delle cellule senescenti si potrebbero avere importanti miglioramenti sulle tutte malattie determinate dall’età.
Le ricerche effettuate sugli effetti senolitici della quercetina, si sono concentrate soprattutto sulle cellule epiteliali umane e sulla capacità della quercetina di attivare il proteasoma la cui funzione è di rimozione, degradazione e riciclo di proteine degradate o non più utili al nostro organismo.
Per questo motivo al momento attuale si conoscono gli effetti soprattutto a livello della pelle, ma è altamente probabile che abbia effetti anche su altre cellule del corpo.
Sempre rispetto alla cute e in particolare all’invecchiamento cutaneo, la quercetina è in grado di contrastare il danno delle radiazioni solari, neutralizzando i radicali liberi che sono la causa di alterazioni strutturali nella sintesi di collagene ed elastina da parte dei fibroblasti dermici.
Quercetina e Covid 19
Come conseguenza della recente pandemia che ha colpito il mondo intero, lo sviluppo di farmaci antivirali specifici per il Coronavirus è attualmente al centro di moltissime ricerche.
Uno studio internazionale, a cui ha partecipato anche il CNR di Cosenza, ha ipotizzato che la quercetina possa fungere da inibitore specifico del Sars Cov-2, avendo un effetto destabilizzante su una delle proteine utilizzate dal virus per replicarsi e proliferare.
Legandosi esattamente al “sito attivo” di tale proteina, detta proteasi 3CLpro, la quercetina le impedirebbe di svolgere correttamente la sua funzione.
La rilevanza dello studio è tale per cui è stato pubblicato sull’International Journal of Biological Macromolecules.
Integratori di Quercetina
Sebbene esistano molti alimenti ricchi di quercetina, l’utilizzo di integratori a base di questo flavonoide si rende consigliabile in ragione della sua scarsa biodisponibilità, oltre che della esigua assunzione attraverso il consumo giornaliero di frutta e verdura. Si stima che l’apporto medio di quercetina con l’alimentazione oscilli tra 15 mg e 40 mg al giorno.
La quercetina come supplemento dietetico può essere assunta in compresse oppure capsule.
Come e quando assumere quercetina?
Il dosaggio consigliato oscilla mediamente da 500 mg a 1000 mg/die
Al fine di migliorare la biodisponibilità della quercetina, vengono proposte diverse strategie come l’assunzione durante i pasti, in modo da sfruttare l’azione emulsionante della bile che ne può aumentare l’assorbimento o l’assunzione in forma liposomiale, cioe quercetina inserita in un guscio lipidico che permette alla molecola di permeare piu facilmente gli enterociti, cioe di entrare piu facilmente nelle cellule dell’intestino tenue deputate all’assorbimento. Viene suggerita anche l’associazione con bromelina e vitamina C.
Un altro aspetto importante da ricordare è che la quercetina puo avere un’azione sinergica quindi di potenziamento reciproco con altri antiossidanti flavonoidi come resveratrolo, genisteina e catechine.
Quali sono le controindicazioni e gli effetti collaterali della quercetina?
L’assunzione di integratori di quercetina, seguendo le opportune indicazioni, è generalmente sicura e ben tollerata, con l’eccezione di reazioni avverse legate a specifica ipersensibilità verso il principio attivo.
L’effetto antiaggregante e antitrombotico della quercetina richiede invece cautela in caso di pazienti in cura con antiaggreganti piastrinici (CardioAspirin, Aspirinetta) e anticoagulanti orali (Sintrom, Coumadin).
In ogni caso l’assunzione di quercetina in presenza di situazioni particolari o se si stanno assumendo farmaci, va sempre gestita sotto il controllo del medico che, conoscendo approfonditamente il quadro clinico del paziente, saprà dare i migliori consigli.
Dosi elevate possono causare problemi renali.
Donne in gravidanza o durante l’allattamento dovrebbero evitarla, poiché mancano studi epidemiologici a lungo termine relativi alla sicurezza d’impiego.
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